Paolo Buttazzo, gestore, del Parco di Belloluogo, interviene sulla fruizione della struttura

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«Il Parco di Belloluogo è aperto a tutti. Ma rispettatelo come fosse il giardino di casa vostra». L’invito di Paolo Buttazzo, gestore del Parco di Belloluogo


Lecce – Dopo le numerose polemiche che si sono sollevate in merito alle regole di fruizione del Parco di Bello Luogo, Paolo Buttazzo, presidente del raggruppamento di imprese “Parco di Belloluogo”, ente che si occupa della gestione del parco a ridosso del cimitero, interviene per chiarire a tutta l’utenza come vivere in tutta libertà la struttura, ma sempre nel rispetto delle persone e delle cose.

«Mi vedo costretto a intervenire per chiarire pubblicamente, e spero una volta per tutte, le regole che caratterizzano la fruizione del Parco di Belloluogo. Il Regolamento, tra l’altro, è affisso e liberamente consultabile in tutti gli ingressi della struttura.

Da un anno e mezzo, ho l’onore e l’onere di gestire una struttura meravigliosa, che è diventata, sempre di più, un posto in cui trascorrere ogni momento della giornata in totale relax e salubrità per il corpo e per la mente, in cui partecipare gratis a eventi e manifestazioni di qualsiasi genere, da quelle sportive a quelle sociali, da quelle musicali a quelle culturali.

Ma mi mortifica assistere ogni giorno ad attacchi fisici ai danni della struttura, oltre che morali, rivolti a questa gestione, sulla presunta chiusura del Parco a determinate categorie di utenze, o sulla eccessiva rigidità delle regole della fruizione del Parco stesso.

Mi piacerebbe ripercorrere, in toni costruttivi e di leale collaborazione con tutta la comunità cittadina, quali sono le regole principali di fruizione del Parco di Belloluogo. Parco che, lo ricordo, è una struttura di proprietà pubblica affidata a un gestore privato, il quale effettua spese di manutenzione ordinaria e straordinaria completamente a proprio carico e senza ricevere contributi economici di alcun tipo, garantendo un’apertura sette giorni su sette. Un “polmone verde” cittadino aperto veramente a tutti, compresi i nostri amici a 4 zampe, che hanno apposite aree a loro disposizione per sgambettare in sicurezza, per tutti.

Le 3 regole principali di fruizione del Parco, che sono uguali in tutte le stesse strutture italiane, sono:

1. Accedere al parco con cani al guinzaglio, e, se le normative lo prescrivono per determinate razze, con la museruola (vedi Regolamento, art. 8). La struttura dispone di ben 2 aree preposte, una per i cani di grande taglia, e una per quelli di piccola taglia. Una scelta maturata proprio grazie ai preziosi suggerimenti dei cittadini, con cui abbiamo deciso di offrire maggiore sicurezza agli uomini, così come agli animali. Non è pensabile, pertanto, che i padroni sguinzaglino i propri cani non appena mettono piede nel Parco, permettendo loro di fare le proprie deiezioni sullo stesso prato in cui giocano i più piccoli o fanno picnic comitive e famiglie.

2. Non si possono introdurre attrezzature da campeggio, sedie, tavolini amache, tende da campeggio (vedi Regolamento, art. 14). Alcuni concepiscono un parco pubblico per uso privato, decidendo di prelevare le sedie del bar e portarsele sul prato, oppure usano la struttura per organizzare eventi privati, come compleanni, lauree, occupando un’area per la quale dovrebbe essere chiesta comunque un’autorizzazione (vedi Regolamento, art. 21).

3. Non si può entrare con bottiglie di vetro e recipienti di vetro in genere, in ossequio alla pubblica sicurezza e al decoro (vedi Regolamento, art. 26). I nostri bar non servono bibite in vetro in nessun caso: siamo noi i primi ad attenerci a questa regola. In diversi, spiacevoli episodi, alcuni bambini si sono tagliati con i cocci delle bottiglie di birra abbandonate sul prato, oppure qualcuno le ha brandite come corpo contundente.

Inoltre, se fosse necessario ricordare anche questo, il Parco è un bene da tutelare: quotidianamente, raccogliamo sacchetti abbandonati in ogni dove, bottiglie di vetro, plastica e lattine, mozziconi di sigaretta che giacciono a poca distanza dai numerosi bidoni sparsi per il Parco. E poco tempo fa abbiamo chiesto al Comune di Lecce di poter incrementare i bidoni, per poter avviare anche da noi la raccolta differenziata, che sarebbe un aiuto prezioso al rispetto dell’ambiente, oltre che un mezzo di sensibilizzazione dei tutti i fruitori.

E, cosa ancora più insopportabile, subiamo giornalmente atti di vandalismo su beni comuni, con scritte sui servizi igienici, muretti a secco letteralmente smontati e le cui pietre sono fatte cadere nei pozzi. Comportamenti indegni per una comunità che dispone di un bene così prezioso. E ricordo che tutta l’area è videosorvegliata, perciò tutti gli atti irrispettosi restano immortalati e, eventualmente, anche puniti.

Per questo, a nome di tutto lo staff, chiedo la collaborazione di tutti i fruitori nel mantenere pulito il Parco, eventualmente avvertendo il gestore sui comportamenti fuori norma.

Ribadisco la disponibilità e di tutto lo staff di venire incontro a tutte le esigenze dell’utenza, ma dobbiamo essere rigorosi con chi si ritiene esente dal rispetto delle regole: ritengo ingiusti gli attacchi gratuiti, che suscitano polemiche sterili e inaspriscono gli animi».