Porto Cesareo (Le) – Domani 08 marzo 2016 ricorre la festa delle donne e nella biblioteca civica di Porto Cesareo “Angelo Rizzello”, alle 20, si terrà un evento letterario dal titolo: “Libere di leggere letteratura dell’eros” .
“In molti paesi del mondo le donne sono prive di quelle libertà che nell’Occidente sembrano banali come guidare o fare una passeggiata . Noi invece…possiamo scegliere di incontrarci in biblioteca e parlare di sessualità ed eros” .
Questa la frase chiave dell’incontro di domani, curato da: Dalila Peluso, Maria Grazia Scatigna, Tiziana Iaconisi, Rachida Yacine ed Arianna Greco.
La serate si articolerà in due momenti. Un incontro letterario partirà alle 20 e vedrà come oggetto di confronto un romanzo erotico che in corso di lettura o già letto dai presenti. Ciò porterà alla condivisione dello stile dei vari autori e darà vita a riflessioni sulla tematica affrontata.
Gli scrittori che hanno raccontato l’erotismo sono sempre stati confinati in uno scaffale a sé. E quando hanno meritato la definizione di artisti a tutto tondo, è sempre parso che il riconoscimento arrivasse nonostante l’erotismo e mai attraverso. L’erotismo ha scardinato il limite della propria rappresentazione per diventare una chiave interpretativa e metaforica del reale, un modo di esplorare non soltanto le relazioni tra i sessi, ma anche i rapporti di classe, le convenzioni, gli intrecci tra istinto e ragione.
Un secondo momento inizierà alle 20.30 con un Cineforum a tema. Il film scelto è “Il danno”, datato 1992, che si ispira al romanzo omonimo di Josephine Hart. Il film è un affascinante ritratto di una donna la cui vita è segnata dalla tragedia del suicidio del fratello, innamorato di lei e non corrisposto. Sta per sposare il rampollo di un influente uomo politico inglese, con il quale però inizia una relazione. Ricrea così inconsciamente lo stesso schema di eventi che aveva portato al suicidio del fratello, finché il cerchio si chiude con la morte del promesso sposo. La presa di coscienza finale la riconduce alla vita, placa la tensione metafisica, rendendola così “… una donna come tutte le altre”.