The Two Brothers, il cortometraggio pluripremiato di Maurizio Mistretta

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Da che parte stare e quale strada scegliere? Quella che porta verso la via del bene o quella che ci conduce al male? Spesso è l’istinto a scegliere per noi, soprattutto da piccoli, quando ancora non si è ben consapevoli del fatto che ogni singola azione che facciamo è solo un minuscolo tassello che va a formare quel grande puzzle, che è la nostra vita.

La scena, che apre questo interessante cortometraggio di appena dieci minuti, evidenzia un atto di bullismo nei confronti di un bambino, da parte di due ragazzini palesemente più grandi di lui. Il “pestaggio” viene prontamente sedato da un altro ragazzino che interviene a difesa del piccolo, allontanando i due. L’episodio si svolge in un’area isolata sotto i grandi pilastri di un ponte. Molto interessante la fotografia ed il taglio dell’immagine che ne deriva. Il bambino resta a terra e si domanda il perché di quella aggressione, forse lo considerano un “secchione”. “Solo invidia”, gli dice Jackie, il ragazzino accorso in suo aiuto e aggiunge di volerlo proteggere per sempre, mentre il piccolo esprime il desiderio di voler diventare fortissimo.

Nell’immagine che segue si assiste ad un’ulteriore aggressione, le persone però sono adulte, e se da un lato ci sono i contestatori dall’altra ci sono le forze dell’ordine in divisa antisommossa.

Siamo ad Hong Kong ed i protagonisti sono asiatici, scopriamo essere fratelli e le strade che hanno scelto sono opposte. La sera successiva hanno appuntamento in un locale e Mervin “come al solito”, dirà Jackie, arriva in ritardo. Quest’ultimo lo accoglie con un abbraccio e, come se non si vedessero da un po’, gli chiede come sta e come impiega il suo tempo. Poi, ricorda l’episodio avvenuto a Bangkok e lo descrive come una persona che già in tenera età andava in cerca di guai. Mervin gli dice di non preoccuparsi, che va tutto bene e che ha appena sostenuto un esame. Ma il fratello continua a giudicarlo, e lo invita a comprare il regalo per il compleanno del padre, che presto compirà sessant’anni. Mervin però, sottolinea di non avere risorse economiche, da quando il padre gli ha “tagliato i viveri”. Così viene a sapere da Jackie, che gli affari non vanno bene neppure al padre, in difficoltà a causa dei tumulti esplosi nella città di Hong Kong da parte di “Rivoltosi” o da parte di “Persone che lottano per la libertà” aggiunge Mervin, che subito dopo torna al discorso dei festeggiamenti. “Non cacciarti nei guai”, gli dice ancora il fratello, che deve andare via, perché il giorno dopo deve alzarsi molto presto, non senza averlo prima riabbracciato e detto di volergli bene. Torna a casa anche Mervin, ma è svegliato da forti rumori provenienti dalla strada. Si alza e si veste, poi, indossa una maschera antigas e ricorda l’immagine del locale dov’era stato con il fratello, dove compariva la scritta: “Shhh… Nothing Happened” ma qualcosa invece, sta per succedere. Le strade sono piene di giovani in sommossa e tra questi Mervin che viene riconosciuto da Jackie, il poliziotto sul quale, proprio in quel momento gettano addosso un petardo facendolo diventare una torcia umana. Jackie, morirà tra le braccia di Mervin, che griderà disperato, chiedendo il suo perdono.

Questo è forse il destino degli umani? Fare un percorso su una fune in equilibrio, che può oscillare da una parte o dall’altra, senza prendere in considerazione le proprie radici o l’educazione all’amore ricevuta? La vita di ognuno è condizionata dal proprio carattere e dalle persone nelle quali ci identifichiamo e, spesso, si conclude dopo aver visto entrambe le strade, per giungere a quello che alcuni biblisti definiscono “merismo”, ossia la vera conoscenza, determinata dalla fusione tra il bene ed il male.

“The two brothers” uscito nel 2020 è stato prodotto da BIAG Bangkok International Artist Guild. Il regista è Maurizio Mistretta, autore, attore, sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico che a Bangkok lavora da anni. Il cortometraggio risulta vincitore di premi tra cui “Miglior cortometraggio straniero” e “Menzione Speciale Giuria Giovani” nella prima edizione del Festival Italian Cinematography Awards 2024.