Vivere da cattolici, negli attuali contesti sociali: il libro di don Luca De Santis al Centro Le Sorgenti

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La pandemia (Covid 19), ha determinato nuove abitudini sociali e palesato la profonda crisi delle Istituzioni, ossia dei pilastri su cui si fonda una società civile: famiglia, politica e società. Dunque, qual è il futuro che ci attende?

L’occasione per affrontare queste tematiche è stata offerta lo scorso 13 Luglio presso il Centro di Spiritualità “Le Sorgenti” sulla provinciale Lecce-Novoli, durante un momento di riflessione e analisi sull’impegno sociale e civile, dal titolo “In cammino per il bene comune” e la presentazione del libro “Nella nuova epoca – Riflessioni post pandemiche su politica, famiglia e Chiesa”, del prof. Luca De Santis, docente di dottrina sociale della chiesa e assistente pastorale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma.

L’incontro è stato moderato dal Direttore di PaiseMiu, Antonio Soleti, e introdotto da Annarita Quarta, Direttrice dell’Ufficio di Pastorale sociale e lavoro dell’Arcidiocesi di Lecce, che dopo aver sottolineato il nuovo approccio della Chiesa, sempre più vicina alle necessità della comunità, una Chiesa cosiddetta “in uscita”, che non organizza più incontri chiusi e riservati a pochi ma aperti a tutti, ha evidenziato come incontri di dialogo come quelli offerti dal racconto di un libro, siano necessari per diffondere idee, perché “anche un piccolo seme che germoglia, porta i suoi frutti”. Presenti al dibattito anche la sociologa Giovanna Maletesta, analista dei fenomeni di devianza e crimine; l’avvocato Maria Cristina De Pascalis, Referente del “Circolo Laudato Sii” di Lecce ed Emanuele Perlangeli, Coordinatore di Inecoop e Tutor del “Progetto Policoro” per la diocesi di Lecce.

Iniziato con il sinodo degli amministratori locali, che ha visto sollevare le singole problematiche e richiedere una maggiore presenza da parte delle organizzazioni ecclesiali nella società, anche il libro “Nella nuova epoca” evidenzia l’impellente bisogno di mettere in risalto temi coerenti ai cambiamenti della società e il coinvolgimento della Comunità cattolica. De Santis, durante l’esposizione, racconta che la sua narrazione è cambiata in corso d’opera. Nato come un libro storico, un excursus sui Padri della Chiesa dai primi del ’900 fino agli anni ’70, è stato poi attraversato anch’esso dalla pandemia e per certi versi si è reso necessario utilizzarlo per lanciare un grido d’allarme.

Cosa non ha funzionato durante la pandemia? Il primo grave problema, che si è anteposto a tanti altri, è stato certamente quello della comunicazione. Ma andiamo per ordine.

Sono tre i punti fondamentali che hanno modificato la storia dell’uomo: la Rivoluzione copernicana, la Teoria dell’evoluzione e il pensiero del filosofo Nietzsche, che con la sua frase “Dio è morto”, inizierà ad allontanare l’uomo dalle proprie certezze assolute ed anche in qualche modo “rassicuranti”. Certamente, anche la rivoluzione industriale e le due guerre mondiali cambieranno il volto dell’Europa e la mentalità dell’uomo, avviandolo verso quella sorta di individualismo e di effimero e ad indirizzarlo verso soluzioni più drastiche e autodistruttive (droga). L’uomo non ha più bisogno di Dio, perché l’uomo crede con la tecnica e con la manipolazione della scienza, di potersi sostituire a Dio. Ma attaccare le Istituzioni significa minare i valori naturali dell’uomo e d’altro canto non è facile credere in esse, quando le stesse sono corrotte (Vedi pedofilia, scandali finanziari). La Famiglia poi, contaminata da questa continua necessità di apparire, livella i ruoli, così genitori e figli che non comunicano più, si ritrovano a chattare in un mondo virtuale e parallelo. Infine, anche la Politica, con le sue sedi di partito, luoghi di scontro di opinioni ma anche di confronto di idee, dagli anni’70 in poi, ha smesso di educare.

Il libro del prof. De Santis offre tanti piccoli spunti per dibattiti interminabili, sul cambiamento della società, sui nuovi linguaggi, sul termine “liquido” o “fluido” e infine, pone un’importante domanda, che lascia spazio ad un intimo momento di riflessione: Cosa è chiamato a fare, ognuno di noi, per il bene comune?