È notizia delle ultime ore quella riguardante un nuovo ed enorme scandalo mondiale. L’ennesima fuga di documenti riguardanti innumerevoli personalità appartenenti a differenti categorie sociali e politiche. Le “carte” erano all’interno di un hard disk di oltre 200 GB che è stato accuratamente analizzato dall’International Consortium of Investigative Journalism di Washington (Icij).
La fuga di notizia ha colpito direttamente il governo francese; tra i nomi emergerebbe quelle di Jean-Marc Augier, uomo d’affari nel mondo dell’editoria e tesoriere del presidente socialista durante la campagna elettorale dell’anno scorso.
Augier risulta azionista di due società off-shore alle Isole Cayman. Altri nomi illustri di ogni parte del mondo sarebbero interessati da questa nuova ondata di scandali; come sempre, anche l’Italia, non si fa mancare i suoi “rappresentanti”. Se ne contano circa 200, tra cui, solo per fare qualche nome, Gaetano Terrin all’epoca commercialista dello studio Tremonti e azionista di sue società alle Isole Cayman, Fabio Ghioni hacker dello scandalo Telecom e beneficiario di una società off-shore alle Isole Vergini, un complesso finanziario riconducibile ad alcune famiglie di imprenditori e gioiellieri lombardi ecc..
Partner italiano esclusivo nell’inchiesta è L’Espresso, che ha svelato l’identità delle persone coinvolte e non solo; figurerebbero, infatti, anche alcuni “enti caritatevoli”, come, l’Unione Italiana Ciechi, la LILA (Lega italiana per la lotta contro l’Aids) e il Centro per il bambino maltrattato.
I responsabili, scrive L’Espresso, negano di sapere nulla del trust.
In attesa di saperne di più, non ci resta che fare un‘analisi ad ampio spettro di di quanto accade intorno a noi e che colpisce, indiscriminatamente tanto gli ambienti politici quanto quelli diplomatici, economico-finanziari e religiosi, nella speranza che un pizzico di moralità ma soprattutto di onestà rientri nel circuito mondiale riportando la “gente comune” ad una maggiore fiducia nel futuro e nel prossimo.
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