“La verità non è venuta nel mondo nuda, ma è venuta in simboli ed immagini. Esso non la riceverà in altra maniera.” [Vangelo di Filippo, 67]
Cosa c’è dietro un simbolo? Cosa vuole comunicarci attraverso dei “segni” e, soprattutto, perché?
Iniziamo qui un percorso sull’Esoterismo e sulla Simbologia che ci poterà ad analizzare le maggiori correnti di pensiero che hanno animato gli ultimi secoli della nostra Storia, attraverso un’analisi delle fonti il più possibile oggettiva e, lo speriamo, nonostante l’argomento si presti più facilmente ad essere compreso da un’intelligenza spirituale, razionale. Un percorso che prenderà l’avvio dall’antico Egitto, pur partendo da molto più lontano sia in senso storico che geografico e ci condurrà fino ai giorni nostri, cercando di sfatare “falsi miti” e portare, si spera, un po’ di Luce in quelli che sono considerati gli angoli più oscuri dell’evoluzione dell’Uomo.
La parola esoterismo viene dal greco e significa, “introduzione”. Nella sua accezione più comune essa indica un percorso di conoscenza il cui accesso è riservato generalmente solo ad un ristretto numero di cosiddetti iniziati.
Naturalmente, dicevamo, non abbiamo la pretesa di porci come obiettivo quello di sviscerarne la natura più intima e profonda, cosa che richiederebbe ben più di una serie di articoli necessariamente limitati, ma, questo sì, cercheremo di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio all’interno del mondo dei simboli, piuttosto con l’intenzione di stimolare la ricerca personale che di fornire risposte, l’unica strada, in definitiva adatta a poter condurre alla comprensione della sua essenza.
Non è d’altronde un caso che il termine esoterico sia strettamente collegato con un altro termine, essoterico (o exoterico, per i puristi della lingua). E mentre il primo indica qualcosa che agisce dall’interno di noi stessi, l’altro sta ad indentificare le forze a noi esterne che pure agiscono sulle nostre esistenze e le influenzano pesantemente. Studiare queste discipline è viaggiare sul sentiero della Conoscenza, non solo (o non tanto) per ìarrivareî da qualche parte, ma anche e soprattutto per aver percorso almeno un tratto del cammino nella giusta direzione.
E veniamo al punto centrale. Il tema attorno al quale ruota tutta la storia della stessa Conoscenza (=Sophìa) è essenzialmente quello che ognuno si è posto almeno una volta nella vita – e ci si perdoni la banalità, anche se soltanto apparente, della frase seguente – spesso senza trovare una risposta adeguata ai canoni della cultura materialistica da cui siamo sommersi: chi siamo? da dove veniamo? E, in ultimo, ma non meno importante, perché siamo qui?
Sotto l’aspetto storico e sotto quello geografico coesistono, in tema di esoterismo, due correnti di pensiero solo in apparenza diverse tra loro, quella orientale e quella occidentale.
Correnti di pensiero solo in apparenza differenti dicevamo, poiché la cultura esoterica occidentale si è radicata e sviluppata fin dalle origini, basandosi su tutti i contributi e su tutta la conoscenza, che sono arrivati e sono stati tramandati dall’Oriente, limitandosi spesso ad una rielaborazione di tipo eclettico di carattere più metodologico che sostanziale. A questo, come vedremo, fa eccezione il mondo nordico, la cui mitologia, da noi forse meno conosciuta e spesso rappresentata in modo semplicemente “fantastico”, rappresenta una pietra miliare nella cultura mistico-esoterica occidentale. Ed anche di questo ci occuperemo a suo tempo, ovviamente.
Ciò perché il mondo orientale ha saputo sviluppare da sempre e da sempre conservare un’attenzione rivolta all’Uomo inteso non solo come semplice “essere vivente e semmai pensante” ma soprattutto come essere “spirituale”, posizione che solo negli ultimi secoli, all’incirca da Socrate in poi – un periodo limitatissimo di tempo rispetto alla Storia dell’Umanità – l’Occidente ha adottato.
Il principale punto di incontro tra queste due concezioni, la culla dell’esoterismo odierno quindi, è stata la Civiltà Egizia. E’ partito tutto da lì, e stiamo per vedere come. Buon viaggio.