“Gli angeli della strada”: primo memorial a Squinzano, a bordo di una moto.

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Raduno moto a SquinzanoSquinzano (Le) – Tutto inizia così: due ruote, un casco, l’adrenalina di una passione, il calore dell’asfalto e poi, all’improvviso, un paio d’ali. Eppure oggi sembrava ancora di vederli lì, su quelle moto, e di sentire ancora risuonare tra la gente l’eco delle loro risate per ricordare che  un errore, una distrazione, una fatalità possono cancellare una vita ma non il suo ricordo.

È iniziato così, alle 9.00 di questa mattina, il Primo Memorial “Angeli della strada” organizzato dall’Associazione “Le Aquile” di Squinzano con il patrocinio dello stesso Comune.
Ad aprire la manifestazione intervengono  la polizia stradale di Lecce e il comando dei carabinieri di Squinzano, successivamente premiati dal Presidente dell’associazione Salvatore Mazzei con due targhe di riconoscimento al merito. Si avvia così un’amara riflessione sul mancato rispetto delle norme di sicurezza stradale, sull’illegale e fatale abitudine di apportare modifiche ai motocicli per il gusto di provare quell’attimo di ebrezza che, spesso, non si arriva neanche a raccontare. Un corteo di decine di caschi, e non solo salentini: i volti sono coperti e il rumore dell’acceleratore sovrasta il battito dei loro cuori, ma a tradirli è il loro sguardo, puntato verso l’alto, come a dire “scendi dai, per oggi puoi fare ancora un giro”.

Piazza Vittoria è gremita di un pubblico visibilmente commosso, ma nonostante tutto è difficile non accorgersi di chi, quelle moto, le guarda con un’aspettativa in più: quella di poter riabbracciare il proprio figlio ancora una volta, poter fermare il proprio fratello sull’uscio di casa per ricordargli quanto lo ami, poterlo salutare di nuovo, e ogni volta come fosse l’ultima.

Il corteo su due ruote si muove, così, verso il cimitero e al suo ritorno sembra quasi che ogni moto abbia “un passeggero in più” ed è uno spettacolo che spezza il fiato. Ad ogni moto club partecipante viene consegnata una pergamena ed un solo fortunato si aggiudica un casco tramite un’estrazione.

«A volte i motociclisti vengono considerati le principali fonti di pericolo su strada – esordisce il Sindaco di Squinzano, Mino Miccolied è nostro dovere lottare contro questo pregiudizio. Noi non siamo qui oggi per “accelerare” ma, al contrario, per fermarci a riflettere, sensibilizzare, ricordare questi angeli».
Interviene poi l’Assessore Cosimo Ippolito, il primo ad essersi interessato con entusiasmo e grande sensibilità all’iniziativa: «Su quel cartellone tappezzato di foto, ci sono amici di tutta una vita. Le nostre preghiere serviranno a ricordare che noi siamo con loro tanto quanto oggi loro sono qui con noi». Poi un lungo minuto di silenzio proposto dall’Assessore Provinciale Fernanda Metrangolo, sotto un cielo stranamente soleggiato e sereno, pronto ad accogliere in un forte abbraccio decine di palloncini bianchi.

Un lungo applauso e poi anche loro, le moto, “salutano” quegli angeli, compagni di un’avventura finita troppo presto. E allora tutto finisce così: l’asfalto che non perdona, una passione che svanisce, un casco, due ruote e un paio d’ali spiegate verso l’alto: tanto in alto da poter sorridere ancora, ma mai troppo in alto da poter dimenticare.

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