Vicenza – Poteva essere storia, così non è stato. Il Lecce perde a Vicenza e vede sfuggire, almeno per ora, il treno per la Serie A. Ha fatto tutto da solo. Prima è passato in vantaggio con un golazo di Strefezza, poi l’incartamento. Rigore regalato per un fallo di Helgason su Meggiorini e poi il gol allo scadere di Ranocchia.
I primi dieci minuti della gara più importante dell’anno trascorrono senza troppi sussulti. Le squadre si studiano, la posta in palio è altissima. Al 14’, Ranocchia tira diretto in porta da calcio d’angolo, il pallone sfiora di poco la traversa. Al 17’, ottimo scambio Hjulmand-Strefezza, l’uno-due porta al tiro il brasiliano, Contini mette in angolo. Al 23’, dal lato sinistro, Strefezza riceve e, dal limite, tira a giro sul palo lontano, la palla finisce fuori. Un minuto più tardi, ci prova anche il Vicenza con un ottimo affondo di Da Cruz, in area tiro alto sopra la traversa. Al 31’, si registra un colpo di testa di De Maio su calcio d’angolo, il pallone arriva docile tra le braccia di Gabriel. Al 32’, il Vicenza, in contropiede, si ritrova in superiorità in area giallorossa, al tiro, di prima intenzione, va Lukaku che sbaglia di molto. Tante, tantissime interruzioni. Il primo tempo si conclude dopo tre minuti di recupero e senza occasioni.
Il match riparte con gli stessi ventidue in campo. Al 56’, il Lecce ha l’occasionissima. Coda dai 30 metri batte una punizione perfetta che si stampa sul palo interno , sulla ribattuta Helgason non è determinato e mette fuori. Al 58’, l’occasione è sui piedi di Strefezza, il fantasista si libera benissimo e tira forte sul primo palo, il pallone fa la barba al palo. Al 59’, Gallo scappa sulla sinistra, palla al centro e Strefezza, da due passi, la tira alta. Al 62’, di nuovo sui piedi di Strefezza la grande occasione. Dal centro dell’area, il brasiliano tira forte verso la porta, Bruscagin è fortunato a deviare in angolo. Al 69’, il Lecce passa in vantaggio e mette un piede verso la massima serie. Il solito Strefezza. Vince il contrasto con Lukaku, aspetta i compagni, riprende il pallone e lascia partire una sassata di sinistro che lascia impietrito Contini.
Dopo dieci minuti di stallo, causati, in ordine, da un petardo che ha stordito il portiere Contini costringendolo a lasciare il campo e dalla caduta dei cartelloni pubblicitari, Di Mariano arriva al tiro di sinistro che sfila, di poco, a lato. All’86’, Diaw colpisce di testa su calcio di punizione, il pallone finisce altissimo. Al 91’, Helgason atterra in area Meggiorini nell’occasione di un disimpegno. Il Var fa rivedere la decisione iniziale dell’arbitro e il rigore viene assegnato. Meggiorini va dal dischetto e sbaglia. Gabriel non solo la intercetta ma la blocca. Purtroppo, l’arbitro fa ripetere il tiro dagli undici metri perché Gabriel è partito con i piedi oltre la linea. Sul dischetto va Diaw e questa volta non sbaglia. Ora ci saranno 14 minuti di recupero ed il Lecce deve segnare per andare in Serie A. Al 103’, arriva la beffa. Ranocchia da lontanissimo fa partire un tiro forte ma non irresistibile, Gabriel si fa trovare impreparato ed il pallone gonfia la rete.
Da una giornata memorabile, potrebbe diventare una giornata da dimenticare. Prima il vantaggio, poi il pareggio con un rigore stupido concesso e, infine, gol vittoria in una giornata che poteva definirsi storica. L’arbitro fischia la fine decretando la vittoria del Vicenza contro il Lecce, non solo, anche la sopravvivenza, per ora, dei biancorossi in Serie B. I giallorossi avranno un’altra occasione, questa volta, l’ultima. L’ultima di campionato vedrà in scena il Pordenone al Via del Mare e lì i ragazzi di Baroni non potranno sbagliare. Sarà l’ultima occasione per conquistare la Serie A.