Stiamo assistendo ad una vera e propria battaglia, neanche troppo virtuale, nell’ambiente dell’Information technology. Da un lato, ci sono i produttori di dispositivi hardware, Apple e Samsung su tutti, dall’altro gli sviluppatori di sistemi operativi. Ed è proprio su questo versante che è rivolta l’attenzione dei tre incumbent, ovvero Microsoft, Google e la Apple stessa. Chi vincerà dominerà il mercato per il prossimo decennio.
I tablet, in continua espansione, hanno soppiantato i netbook, già usciti di produzione, le workstation desktop sono relegate quasi esclusivamente nell’ambito “office”. Anche il laptop fatica a conservare le quote di mercato di cui un tempo, neanche troppo remoto era il leader indiscusso. Tutto diventa ineluttabilmente touchscreen ed i produttori si affannano nello sfornare “tavolette” da 7”, 9”, 10”,con schermi in Full HD ultradefiniti, processori quadcore e GPU grafiche. Ios e Android, ovvero i sistemi operativi per i dispositivi mobili della casa di Cupertino e di “BigG” si rincorrono e, di release in release, sembrano somigliarsi sempre più.
La Microsoft, dal suo canto, ha rilasciato WINDOWS 8, una vera “rivoluzione” per la casa di Redmond, una scelta obbligata per cercare la convergenza tra due mondi desktop e mobile che, per certi versi, oggi non dialogano più.
L’ambiente desktop, che non ci ha mai abbandonato dai tempi di Windows 3.1, lascia ora la scena ad una interfaccia innovativa, stile mosaico in streaming continuo con news, posta, contatti e meteo. Niente più “cestino”, tasto “start” e icone nel desktop (che comunque è possibile richiamare con apposito link).
Dopo l’iniziale e comprensibile smarrimento dell’affezionato utente Windows old school, emergono le potenzialità del nuovo sistema operativo targato Microsoft. L’istallazione è veloce e non richiede risorse hardware esagerate. Le applicazioni richiamate dal “mosaico” si aprono velocemente, IE è graficamente “trasparente” e si integra alla perfezione con l’intero ambiente di sistema. Il tutto è stato pensato per abbandonare mouse e tastiera ovvero di limitarne il più possibile l’uso. I nuovi desktop “all in one” Windows 8 inside, che stanno affacciandosi questi giorni sul mercato, sono equipaggiati con schermi touchscreen dalle ampie diagonali (da 26” ed oltre) e richiamano esteticamente il design degli iMac Apple, anche grazie ai materiali impiegati come l’alluminio ed il vetro.
Cosa ci attenderà nell’immediato futuro? Schermi olografici generati da micropriettori 3D? Forse. Non ci resta che attendere!
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